Trento 2018
Un saluto a tutti,
vi prendo un poco del vostro tempo ma vorrei condividere con voi le emozioni ed i sentimenti che l’Adunata di Trento mi ha scatenato.
Per me, che come sapete sono di cultura milanese e di tradizione veneto-trentina essendo nato e vissuto a Milano ma con padre di Trento e madre di Verona, il fatto di ritrovarci a Rovereto dove ho passato con serenità e letizia la mia infanzia, coccolato all’ombra del Castello da zie premurose che stravedevano per il loro Robertino, aveva qualcosa di speciale. Molto di più di altre volte.
Non so spiegarvi ma tutto era circondato da un magico alone formato da ricordi, odori, sapori e storie di amicizia e rispetto. Consideratemi pure un vecchio romantico. Sono convinto che con il crescere dell’età e dell’esperienze di vita, siano esse negative o positive, ti portino a dare maggiore rilievo a emozioni legate all’amicizia, al senso di appartenenza, al rispetto del prossimo e, perché no, essere grati per un viso noto che, senza proferire parola, ti lancia un semplice sorriso.
Tutto questo l’ho provato a Rovereto, la mia Rovereto da bocja, stando assieme a voi e di questo voglio ringraziarvi.
Che strano: siamo stati insieme solo cinque mesi eppure ci troviamo sempre almeno una volta all’anno. E’ vero siamo alpini ma penso non sia solo questo.
Siamo semplicemente speciali. Alpini ma speciali.
Prendo spunto da una frase che mia moglie Mariangela ripete spesso: “Tutti quelli che ho conosciuto del tuo corso sono come te: non sono normali! Non so se vi hanno scelto appositamente nella selezione o è stato un caso. Il risultato è che siete tutti al di sopra delle righe. Avete tutti qualche peculiarità che vi contraddistingue dagli altri “normali”. Sembra che vi abbiano scelto per qualche caratteristica che vi rende particolari. Attraenti!”
Appunto, dico io: siamo speciali! Ed unici!
E’ stato un sommo piacere per me rivedere anche persone che non vedevo da tempo e non sono del 91° come il nostro caro doc Angelo (chi non ricorda le sue cantate a mensa) e alcuni dei miei allievi della Smalp (93° AUC) che non vedevo da quaranta anni.
Chiudo ringraziando voi tutti con un vigoroso abbraccio. Un particolare saluto ed un bacio (maschio!) a Daniele Barbacovi e Walter Bisoffi per la loro ospitalità e per il loro lavoro. Un enorme grazie sempre a Alberto Stefani che ci ha riunito e a Sergio Venturini che cura (zitto zitto lavorando dietro le quinte) il nostro sito.
Ciao a tutti

Roberto Cestari

PS: Daniele e Walter, per cortesia, procuratemi una bandiera con lo stemma trentino, la voglio mettere sul balcone assieme a quella italiana. Vi sono debitore.



Filmato del gagliardetto del 91° in sfilata:


Ritrovo e Venerdì


Sabato Campana dei caduti e Forte Pozzacchio


Domenica colazione, sfilata e merenda


Foto di Cestari